America’s Cup, New Zealand fa il 3-0 su Oracle

Pur volendo a tutti costi cercare di trattenere la gioia, con la consapevolezza che ancora molto deve essere fatto, Emirates Team New Zealand non può che iniziare a sognare. I kiwi nella seconda giornata dell’America’s Cup hanno nuovamente mostrato la loro potenza e strategia vincente: dall’inizio, hanno sfruttato le condizioni di vento ideali di 8 – 12 nodi. E grazie alla media di 10 nodi si sono piazzati nuovamente davanti a Oracle, portando lo scontro diretto per la finale di Coppa a quota 3-0. Oracle da parte sua ha puntato tutto su appendici più corte per sfruttare il vento debole e conquistare in velocità. Ma tutto questo non è stato sufficiente!

Nuova sfida, stesso copione da brivido per New Zealand

La regata si apre con un interessante testa a testa delle barche molto vicine: se Burling si New Zealand si piazza davanti sa bene di dover fare i conti con Spithill che recupera bene sulla prima boa. Quest’ultimo però si concede un errorino (l’ennesimo) di troppo e perde 11 secondi sul passaggio per colpa di una sbandata sottovento. New Zealand a quel punto accelera e finisce sulla linea d’arrivo in vantaggio di quasi un minuto sugli avversari.

America’s Cup 2017: New Zealand raggiungono la doppietta su Oracle

Potevano augurarsi di tutto, ma un inizio così positivo era del tutto inaspettato anche per i diretti interessati. Team New Zealand ha conquistato già le prime due regate della serie finale nella 35° edizione dell’America’s Cup di vela. Il titolo andrà al team che riuscirà per primo a ottenere un totale di 7 vittorie, quindi la gara è ancora lunga, ma per ora i “Kiwi” si sono comportati al meglio contro i diretti rivali. La grande capacità di New Zealand è stata quella di piegando la resistenza ben nota dei defender di Oracle. Ad aiutarli però sono stati alcuni errori di troppo!

I momenti salienti della gara 1

Nella prima prova Peter Burling, velista neozelandese che ha vinto la Medaglia d’Argento a Londra 2012, aveva tenuto sotto pressione il rivale Jimmy Spithill. Quest’ultimo infatti ha pagato la pressione e si era concesso qualche errore di troppo, tagliando in anticipo la linea dello start così da prendere una penalità. A quel punto i kiwi hanno ottenuto un distacco di oltre 400 metri prima di commettere a loro volta un errore che li ha fatti precipitare, perdendo così circa un minuto di vantaggio. Nonostante questo, Team New Zealand ha retto vincendo con 30 secondi di vantaggio rispetto agli americani.

America’s Cup 2017, Super Finale tra Oracle e New Zeland. Ecco come seguirla!

E’ tutto pronto per la grande Finale della America’s Cup 2017. Il trofeo sportivo più antico al mondo e prestigioso per il settore vela presenterà la sfida più attesa: Team Oracle USA e Emirates New Zealand sono pronte a darsi battaglia per conquistare la coppa! Gli statunitensi dovranno quindi difendere il titolo vinto nell’ultima edizione contro i neozelandesi che sono pronti e competitivi per poter rimettere le mani sul trofeo.

La finale prevede uno scontro diretto che porterà alla vittoria il team che terminerà per primo le 7 regate.

Come seguire la Finale di America’s Cup 2017?

Le regate verranno trasmesse in diretta tv su Mediaset Premium, oltre alla diretta streaming alla quale potrai accedere attraverso l’app di Premium Play.  Di seguito le date e gli orari del programma finale!

SABATO 17 GIUGNO alle 19.00 – 21.00: Regata 1 e 2;

DOMENICA 18 GIUGNO: 19.00 – 21.00: Regata 3 e 4;

SABATO 24 GIUGNO: 19.00 – 21.00: Regata 5 e 6;

DOMENICA 25 GIUGNO: 19.00 – 21.00: Regata 7 ed eventuale regata numero 8;

Sono previste ulteriori regate per arrivare a 7 vittorie:

LUNEDI’ 26 GIUGNO: 19.00 – 21.00: ipotetica Regata 9 e 10;

MARTEDI’ 27 GIUGNO: 19.00 – 21.00: ipotetica Regata 11, 12 e 13.

Coppa America, New Zealand va sul 4-2 con Artemis

Emirates Team New Zealand è inarrestabile e si porta a 4-2 contro Artemis per la grande sfida in acqua dei Louis Vuitton Playoffs. E se è vero che Team New Zealand è a un passo dalla finalissima contro il defender Oracle Team USA, è altrettanto vero che questa edizione della Coppa America è stata più particolare che mai. La vela tradizionale ha lasciato spazio a grandi colpi di scena, portando un tocco di futuro e rivoluzione alle Bermuda, proprio durante l’America’s Cup.

Non si vincono le regate solo in acqua, ma anche e soprattutto studiando in modo attento, a terra, la strategia da adottare. Ogni mattina infatti si parte con le previsioni meteo che per i kiwi arrivano da Roger Badham; il suo compito è fornire tutti i dettagli di ciò che si troverà poi una volta in regata. A quel punto si parte con i settaggi della barca: le modifiche vengono fatte in base a tre eventualità precise in base a vento leggero, medio o forte. Quando chiaramente si sbaglia scelta, si rischia di compromettere l’intera regata.

Anche durante i playoff è stato garantito questo comportamento: Emirates Team New Zealand aveva puntato tutto su un settaggio per vento leggero. Gli svedesi della Artemis Racing invece possono scegliere su due settaggi (vento debole – medio e medio – forte) che apre il range e permette di ottenere conseguenze positive. O almeno così dovrebbe essere una volta in gara!

Faccia a faccia durante la regata

Il range è più ampio della barca svedese è sì riuscita a ottenere risposte positive, ma anche negative in termini di prestazioni. La pioggia a dirotto delle Bermuda poi non ha sicuramente aiutato. Nathan Outteridge, timoniere di Artemis ha piazzato una perfetta partenza, mettendosi davanti fino a condurre una buona regata, mantenendo il vantaggio fino agli ultimi metri, conquistando un punto prezioso nel duello.

Poi però il vento si è abbassato e le cose sono cambiate: nella seconda prova, ancora un’ottima partenza degli svedesi ma per i kiwi arriva una rimonta facile con Artemis che rallenta per problemi tecnici a bordo. E così, per poter evitare eventuali figure tragiche, Outteridge ha alzato bandiera bianca e ha così annunciato il suo ritiro.

L’ultima prova ha visto una partenza buona per le due barche, con Artemis davanti per un soffio, ma con Peter Burling che domina il duello fino alla linea dell’arrivo dove il punteggio dice che Team New Zealand chiude con 4-2.

America’s Cup, Grande spavento per New Zealand: si ribalta il catamarano

Grande spavento nel secondo giorno dei play off della Louis Vuitton America’s Cup. In acqua alle Bermuda, subito dopo la partenza della regata, il catamarano di Emirates team New Zealand ha subito un incidente, andando a capovolgersi a causa del forte vento. La prua dell’imbarcazione è infatti affondata portando la prua a salire. Da apprezzare il gesto degli avversari della Land Rover Bar che hanno subito rallentato; inoltre il loro skipper Ben Ainslie si è prontamente offerto di assistere l’equipaggio in difficoltà.

Colpo di scena spiacevole per New Zealand

La quarta regata di semifinale sarà sicuramente ricordata per il grande spavento vissuto da Emirates team New Zealand. Fortunatamente 3 membri dell’equipaggio, finiti inevitabilmente in mare, sono stati soccorsi e messi in salvo. Gli altri membri invece si sono aggrappati allo scafo.

Il direttore di regata ha subito rassicurato via radio i telespettatori spiegando che gli uomini stanno bene e che ora bisognerà solo pensare a sistemare l’imbarcazione.

Come previsto in questi casi dal regolamento, l’imbarcazione che ha scuffiato in acqua è dichiarata perdente. Per questo Land Rover Bar ha conquistato la vittoria. Nonostante questa défaillance però i neozelandesi continuano a condurre la serie delle nove regate con un punteggio che è fissato a 3-1.

 

Coppa America: New Zealand trionfa e umilia Land Rover

Continuano le regate e le competizioni in acqua per le barche impegnate nella Coppa America. Gli ultimi risultati riportano il successo ottenuto dal team giapponese di Dean Barker che riesce a battere la squadra francese di Frank Cammas. I britannici di Land Rover sono stati invece miseramente umiliati dopo aver collezionato un ritardo che li ha portati al ritiro. Sul fronte Oracle le cose si mettono male in fase di partenza, ma la regata è comunque vinta contro i nipponici. Vediamo nel dettaglio quanto accaduto nelle regate!

Regate Coppa America: vincitori e vinti

Il Team France perde contro Softbank Team Japan in uno spareggio utile per poter evitare l’eliminazione tra le due barche ferme a quota 2 punti. Il primo round robin si concluse con la vittoria dei nipponici. La sfida è stata segnata da un vento debole che ha portato le imbarcazioni a trovarsi da subito in difficoltà. Ma il ritardo collezionato dai francesi è aumentato a dismisura: alla prima boa Softbank Team Japan aveva un vantaggio di 8”. La regata, tutt’altro che spettacolare si è poi conclusa con Dean Barker e i suoi pronti a raggiungere il traguardo con 5’59” di vantaggio totale.

Emirates Team New Zealand invece nella sua sfida con Land Rover Bar è riuscita a fare molto di più. I britannici si sono letteralmente fermati sull’acqua, nonostante i tentativi da parte di Ben Ainslie di restare in gara contro Peter Burling e i suoi. New Zealand vola via imprendibile verso il traguardo portando i rivali a un distacco di 3’05” al termine del primo lato di poppa. Visto il notevole vantaggio arriva poi il ritiro da parte di Ben Ainslie che si deve arrendere davanti alle problematiche vissute in acqua. Per Land Rover Bar arriva poi un piccolo riscatto con la vittoria su Groupama Team France. Pur puntando su un Ben Ainslie non è impeccabile i britannici riescono a raggiungere il vantaggio sul finale in una regata caratterizzata da una penalità francese ottenuta in fase di partenza. Il cat inglese conclude vittorioso di 23”.

Oracle Team USA riesce poi a battere Softbank Team Japan con una pazzesca partenza del defender, che porta Jimmy Spithill a osservare gli avversari da lontano. Giunti alla seconda boa, Dean Barker ha 8” di vantaggio, mentre alla terza il distacco è di 21”.

Alla boa 5 Oracle vola con 35” di vantaggio che ormai risultano facili da gestire da parte del team.

America’s Cup: pronti, via e Oracle è già davanti

Se nella giornata di venerdì si è assistito a un rinvio a causa del troppo vento, il primo round robin della Coppa America è iniziato. Giornata serena, con 12 nodi per il via della 35esima della competizione più prestigiosa di vela. E le sorprese non sono mancate!

Con la super sfida tra Oracle Team USA e Emirates Team New Zealand abbiamo avuto la possibilità di ammirare le due rivali l’una contro l’altra. Ma soprattutto un’imbarcazione vicino all’altra. La partenza viene dominata da Spithill che sfrutta massima velocità contro Burling ma sono le barche candidate alla vittoria e questo ci lascia sperare in tante, nuove sorprese.

Oracle era davanti alla prima boa per poi commettere un errore che permette a Team New Zealand di passare in testa. Oracle ha però recuperato la sua posizione di dominio alla quinta boa, quando le barche si sono sfiorate, creando attimi di grande spavento e adrenalina. Gli americani, su “strada” hanno mostrato grande spettacolo, dando il giusto assaggio per questa attesissima America’s Cup.

Oracle Team USA

Oracle Team USA

La sfida che invece metteva in competizione Oracle Team USA e Groupama Team France ha permesso i defender di arrivare a una vittoria facile contro i francesi. Il vantaggio è stato consacrato boa dopo boa, fino ad arrivare al traguardo. Indubbiamente è stata una delle regate più noiose proprio perché la supremazia di Oracle è stata fin troppo netta: non a caso ha chiuso con 2’11” di vantaggio.

I risultati degli altri team

Artemis Racing VS Softbank Team Japan ha portato gli svedesi a trionfare per pochissimo sugli avversari giapponesi. Quest’ultimi erano partiti bene, ma a causa di un errore si sono dovuti arrendere davanti ad Artemis che ha chiuso con un vantaggio di 13 secondi. Emirates Team New Zealand ha invece trionfato contro Groupama Team France, dominando la regata dal primo istante fino alla fine, accumulando 2’33” di distacco. Land Rover Bar e Artemis Racing hanno offerto una regata agguerrita e competitiva, che si è conclusa all’ultimo colpo. Gli inglesi infatti sono riusciti a sfruttare al meglio la velocità e la strategia in acqua, andando ad allungare il loro vantaggio contro gli svedesi soprattutto sul finale. Il traguardo arriva con 11 secondi di anticipo.

Infine la sfida Softbank Team Japan vs Land Rover Bar ha permesso di spegnere ogni gioia inglese: dopo un’emozionante partenza, sono i giapponesi ad avere la meglio, amministrando e organizzando al meglio la gara. Il traguardo arriva con 48’’ di vantaggio rispetto agli avversari.

Dove guardare l’America’s Cup 2017? Esclusiva via Premium Sport

Gli appassionati di vela come potranno fare per seguire da vicino tutte le avventure ed emozioni offerte dall’America’s Cup. Dal 27 maggio la competizione numero 35 della storia della vela, Louis Vuitton America’s Cup Qualifiers, ha preso il via. L’offerta tv prevede una messa in onda esclusiva attraverso Premium Sport,  che punta così ad ampliare il suo palinsesto  per abbracciare un sempre maggior numero di sport addicted.

La pay Tv di Mediaset infatti ha saputo garantirsi l’evento velico più prestigioso al mondo, che è anche descritto come il più antico nel suo genere.

coppa america

coppa america

Dal 27 maggio infatti, sul canale Premium Sport 2 HD è stato dedicato spazio completo all’evento, a partire dalle ore 15 fino all’una di notte. Qui saranno previste fino alla fine della competizione tutte le dirette e le trasmissioni speciali di approfondimento fino al momento dell’elezione del vincitore. La telecronaca delle regate verrà affidata a Stefano Vegliani, con commento tecnico da parte dell’esperto Vittorio Bissaro, già 3 volte campione del mondo di vela.

America’s Cup: anche su Oracle arriva la bicicletta

Correva il mese di febbraio, era il 2017: in quel periodo l’AC50 di Emirates Team New Zealand si preparava va fare il suo ingresso nel mondo della vela. La particolarità di questa imbarcazione era data dalle sue nuove soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Si sostituivano i tradizionali coffee grinder, utili per dare potenza al sistema idraulico di bordo, con l’uso di ben 4 verricelli a biciclette. L’idea che si nasconde dietro a questo tipo di equipaggiamento è semplice: ad azionarli sono le gambe e non le braccia degli atleti e per questo la potenza e i tempi di reazione sono decisamente più rapidi. Lo dicono i dati tecnici che hanno registrato la massima esplosività dei muscoli delle gambe rispetto alla parte alta del corpo umano di uno sportivo. Dopo una grande sorpresa generale, provocata da questa inaspettata modifica, è poi scoppiato il caso!

America’s Cup 2017: le imbarcazioni protagoniste alle Bermuda

La 35° edizione dell’America’s Cup 2017 è pronta a partire dal 26 maggio alle Bermuda, presentando un parterre di imbarcazioni di massimo rispetto. Troveremo in acqua l’Oracle Team Usa, i neozelandesi di Emirates Team New Zealand, dalla Gran Bretagna i Land Rover BAR, dall’Asia i giapponesi Softbank Japan, gli svedesi Artemis Racing e dalla Francia i Groupama Team France. Questi i protagonisti che si sfideranno nella competizione più famosa della vela, sfrecciando fino a toccare la velocità di punta di 48 nodi, pari a quasi 90 km/h.

America’s Cup 2017 partecipanti: curiosità sulle imbarcazioni

Il team defender della Coppa è Oracle Team Usa, che ha messo già alla prova la sua forza andando a testare i pedali scelti dai rivali diretti, i neozelandesi. Gli americani, che si presentano con Jimmy Spithill al timone, sembrano voler puntare su una soluzione con 4 velisti grinder sistemati su due postazioni, un timoniere e il wing trimmer dietro per dare supporto. I rivali direttissimi del Team New Zealand, con Peter Burling al timone, hanno cercato di mantenere un profilo molto basso nell’ultimo periodo, ma tutto ciò non ha tenuto lontane le polemiche contro i defender. Sotto accusa è finita la scelta, copiata in parte da Oracle, di portare sull’imbarcazione i velisti ciclisti, al posto dei coffe grinder.